Domenica 2 novembre si è svolta l’Assemblea Provinciale dei Giovani Democratici di Lecco, con un tavolo di lavoro espressamente dedicato all’analisi del rapporto “La Buona Scuola” presentato dal Governo e presente sul sito www.labuonascuola.gov.it. Mercoledì 5 novembre si è tenuto un incontro provinciale aperto a studenti, professori e presidi, promosso col nome “#laBuonaScuola, Lecco e provincia”, che, anche con l’apporto della Federazione degli Studenti Lecco, è stata l’occasione per tutti di mettere in discussione e operare un confronto su temi e sulle problematiche che effettivamente abbiamo scoperto essere spesso comuni, partendo dagli spunti offerti dal testo sopracitato.
“Mi preme sottolineare soprattutto il
percorso svolto – afferma il Segretario Provinciale GD, Vittorio Gattari – Credo
che un’organizzazione giovanile come la nostra, per essere seria e
rappresentativa, debba stare fra gli studenti, conoscerli e confrontarsi con
loro. Ed è esattamente quanto abbiamo fatto su #labuonascuola: una prima
assemblea fra di noi, per capire quale fosse l’opinione dei tanti studenti
liceali che militano nei nostri circoli e poi un incontro pubblico, a cui hanno
partecipato studenti e docenti di diverse scuole della provincia, di confronto
sulle problematiche quotidiane e di analisi della bozza di riforma”.
“Dal punto di vista politico l’elemento più
significativo – conclude Gattari – è che dopo anni di tagli e riforme
disastrose finalmente si investe nella scuola, si assumono insegnanti e si
studia una riforma con loro e con gli studenti.”
Il presente documento intende essere un contributo per il Governo, il Parlamento e gli addetti ai lavori tutti, essendo il frutto di un importante lavoro che come Giovani Democratici della provincia di Lecco abbiamo deciso di svolgere: innanzitutto l’ascolto dei diretti interessati, degli studenti, degli insegnanti, di chi la scuola la vive tutti i giorni. Abbiamo ascoltato i loro problemi, le loro osservazioni e le loro proposte, a cui abbiamo affiancato quelle dei nostri iscritti e attivisti dei Giovani Democratici, creando questo documento di sintesi, con analisi e proposte.
A coordinare questa attività negli
ultimi mesi ci ha pensato Davide D’Occhio, Resp. Scuola dei GD, che entra
brevemente nel merito della bozza di riforma: “Nel complesso emerge un sentimento di fiducia verso questa bozza di riforma, in particolare riguardo ai temi della trasparenza delle scuole, dell'apertura a spazi di aggregazione, di informatizzazione e digitalizzazione delle strutture. Al tempo di queste discussioni non era ancora visionabile il capitolo sui ragazzi stranieri, anche se il tema della integrazione sociale, affianco a quello della dispersione scolastica, affiora comunque in superficie dei discorsi, seppur non in ottica sistematica. I punti più controversi sono quelli assenti o lacunosi, ma su
cui l’on. Malpezzi ci ha già dato risposte rassicuranti: l’assenza di un
capitolo sul diritto allo studio e di vincoli e limiti al finanziamento dei
privati. Sappiamo che una riforma seria come questa ha dei costi importanti,
quindi non siamo contrari a priori all’intervento dei privati, purché questo sia
regolamentato in modo serio: i privati non devono avere la possibilità di
intervenire sulla didattica e sull’offerta formativa.”
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